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L’ipotiroidismo è una patologia causata da un livello di ormoni tiroidei più bassi e meno efficienti di quanto necessario. Scopriamo come riconoscerlo e quali sono le possibili cure.
Quando si parla di ipotiroidismo, si intende una particolare sindrome a carico della tiroide e per la quale si ha un’insufficiente azione da parte degli ormoni tiroidei. Questi, svolgendo un ruolo minore rispetto a quello richiesto, portano a problemi di vario tipo, solitamente identificabili già dai primi sintomi.
Per questo motivo è molto importante tenere sempre sotto controllo il proprio stato di salute e far presente al proprio medico ogni singolo sintomo, anche se all’apparenza sono scollegati tra loro. Un’attenta anamnesi può infatti mettere subito in guardia e portare ad ulteriori esami in grado di riconoscere il problema fin dalla fase iniziale.
Ipotiroidismo: le cause più comuni
Tra le cause dell’ipotiroidismo ci sono solitamente problemi a carico della tiroide.
Le più comuni sono infatti la tiroidite di Hashimoto, la rimozione della tiroide, le terapie con iodio radioattivo, l’assunzione di alcuni farmaci e le malattie autoimmuni.
Seppur in casi rari, questa sindrome può essere anche congenita. Quando ciò avviene, se non diangosticata per tempo può portare a danni gravi e irreversibili.
In altri casi, invece, può presentarsi durante o subito dopo la gravidanza o in caso di gravi carenze di iodio.
Si stima che per quanto riguarda l’ipotiroidismo i sintomi nelle donne sono all’incirca gli stessi. Tuttavia, le probabilità di andare incontro a questo problema sono più alte di almeno il 10%, probabilmente per via dei vari sbalzi ormonali a cui vanno incontro nell’arco della vita.
Ovviamente, un ipotiroidismo preso sul nascere è solitamente di entità meno grave e risolvibile in modo più semplice rispetto ad uno ignorato per troppo tempo.
I sintomi dell’ipotiroidismo che è importante riconoscere
Come già accennato, l’ipotiroidismo porta con se tutta una serie di sintomi che il più delle volte sono facilmente riconoscibili da un medico esperto.
Questi tendono infatti a presentarsi spesso insieme, portando ad un peggioramento della qualità della vita di una persona che è difficile non notare. Tra i più noti ci sono:
– Sensibilità al freddo
– Stanchezza
– Sonno quasi perenne
– Stitichezza
– Aumento di peso
– Debolezza generale
– Crampi muscolari
– Capelli fragili
– Depressione
– Scarsa memoria
– Cicli irregolari
– Ritmo cardiaco più lento
– Viso e palpebre gonfie
– Pallore
– Colesterolo alto
In casi più gravi si può andare incontro anche a voce rauca e a mixedema, un accumulo di alcune glicoproteine nei tessuti e che si nota in modo particolare attraverso la cute e la debolezza muscolare.
Davanti ai primi sintomi, di solito, il medico può prescrivere degli esami del sangue per controllare il dosaggio degli ormoni tiroidei. Il tutto con particolare attenzione alla tiroxina (FT4) solitamente in grado di indicare la presenza dell’ipotiroidismo. A ciò si può associare anche un’ecografia della tiroide, solitamente in grado di evidenziare eventuali problemi.
Andando invece all’ipotiroidismo e alla sua cura, una volta riscontrato, è possibile agire con una terapia che andrà studiata sulla persona. La più classica è quella legata alla somministrazione di farmaci a base di tiroxina. Questi vengono solitamente inseriti in piccole quantità in modo da studiarne l’effetto e poi aumentati in base alle esigenze. Si tratta di una cura che solitamente è da portare avanti per tutta la vita e che comporta quindi a dei controlli frequenti.
Tuttavia, c’è da dire che anche l’alimentazione può giocare un ruolo importante nell’andamento della malattia. E, per questo motivo sempre più medici consigliano anche l’intervento di un nutrizionista esperto del problema ed in grado di fornire tutte le indicazioni necessarie.
In linea generale, è bene sapere che ci sono integratori e cibi che possono inibire la funzione dei farmaci. Si va dagli integratori di ferro a quelli di calcio. Mentre, tra gli alimenti va controllata l’assunzione dei cibi a base di soia.
In caso di ipotiroidismo è quindi molto importante parlare con il medico del proprio stile di vita e verificare insieme cosa è bene mantenere e cosa no.
In questo modo la convivenza con questa patologia sarà molto più semplice.
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